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Utilizzare i dati per rispondere al bisogno di benessere degli adolescenti
Utilizzare i dati per rispondere al bisogno di benessere degli adolescenti
di Paola Dalmasso, Giacomo Lazzeri, Paola Nardone, Alessio Vieno *
immagine copertina

L’esempio della HBSC – Health Behaviour in School Aged Children

 

Il background teorico dello studio HBSC ha le sue radici nella cultura della salute di cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è fatta promotrice: il concetto di salute deve essere inteso nel senso più ampio del termine, come risorsa della vita quotidiana, e non solo come assenza di malattia, comprendendo quindi, oltre alla dimensione fisica, anche quelle sociali ed emozionali, che possono influenzare la prima, sia nel breve che nel lungo periodo. Un tale, ampio, concetto di salute sottintende la necessità di comprensione dei meccanismi di determinazione dello stato di salute che renda conto sia della sua multifattorialità che della interrelazione tra le diverse dimensioni che la compongono. La salute è infatti influenzata da fattori ambientali e comportamentali tra loro fortemente interconnessi. Riguardo i primi, la famiglia, la scuola ed il gruppo di pari sono i contesti di vita fondamentali dei ragazzi in età adolescenziale e pre-adolescenziale, ma ciascuno di questi presenta elementi fortemente problematici: il ragazzo si sta staccando dalla famiglia, raggiungendo più libertà da una parte ma essendo meno protetto dall’altra, e non avendo ancora gli strumenti per una piena autonomia. Il gruppo di amici diventa sempre più importante, così come la ricerca di relazioni affettivo-sessuali, ma sempre maggiori diventano i timori di non essere accettato, adeguato a ciò che il contesto sembra richiedere. La misura in cui ciascuno di questi ambienti è sano influenza fortemente la salute del giovane che vive in essi e tra di essi. Relativamente ai fattori comportamentali, molti di questi sono i più diretti responsabili delle patologie prevalenti dei nostri tempi: fumo, alcol, sostanze stupefacenti, attività fisica e abitudini alimentari; la misura in cui ciascuno di essi viene adottato è importante nel determinare lo stato di salute presente e futuro dei ragazzi.

La ricerca HBSC vuole contribuire a rispondere al bisogno di benessere delle popolazioni giovanili (pre-adolescenziali e adolescenziali) la cui mancata soddisfazione trova sovente espressione in comportamenti nocivi alla salute. La comprensione dei determinanti di questi comportamenti a rischio e, specularmente, dell’elaborazione di valori positivi, può contribuire alla promozione ed attuazione di politiche sociali che indirizzino verso l’adozione di comportamenti orientati ad un corretto sviluppo sanitario e psico-comportamentale. La fascia di età compresa tra gli undici e i quindici anni costituisce una fase cruciale per il successivo sviluppo dell’individuo e rappresenta quindi un momento chiave nel quale poter intervenire efficacemente con adeguate politiche di promozione della salute.

 
gruppo di adolescenti che bevono alcool
 

Al fine di attuare interventi adeguati, è necessario disporre di informazioni il più complete possibili sulle diverse dimensioni dell’ambiente di vita dei ragazzi, rilevate attraverso strumenti specificamente predisposti e a tale scopo è stato progettato lo studio HBSC (Health Behaviour in School Aged Children). Lo studio HBSC avviato nel 1982 da tre paesi Europei (Scozia, Norvegia e Finlandia) si è sviluppato in questi anni fino a coinvolgere nel 2022 51 nazioni, la maggior parte europee, ma con un’espansione che oltre a coprire il Nord America e Israele si sta estendendo all’area dell’Asia centrale. L’indagine ha come obiettivo quello di raccogliere informazioni sull’influenza che il contesto socio-economico-culturale ha sui comportamenti, sugli stili di vita e dunque sulla salute dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Da questo punto di vista i confronti tra Nazioni e aree geografiche risulta davvero un plus unico dello studio.

Partecipando all’indagine, i giovani intervistati descrivono inoltre la propria percezione del contesto sociale (relazioni familiari, con i pari e con la scuola), la propria salute fisica e la soddisfazione della propria vita, gli stili di vita (attività fisica, alimentazione) e i comportamenti a rischio (uso di tabacco, alcol, cannabis, comportamenti sessuali, bullismo). La survey in generale, e le singole indagini nazionali, vogliono infatti essere un supporto di informazioni valide e aggiornate sui comportamenti dei ragazzi in modo da orientare nel modo migliore le scelte dei decisori, dei professionisti, degli operatori.

L’Italia partecipa all’HBSC dal 2002 e ad oggi ha svolto, con cadenza quadriennale, sei raccolte dati che dal 2010 hanno coinvolto tutte le regioni italiane e le province autonome. Dal 2017, a seguito del DPCM “Identificazione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie, in attuazione del Decreto legge n. 179 del 2012” che ha riconosciuto la rilevanza nazionale e regionale della sorveglianza sugli adolescenti attribuendone il coordinamento all’Istituto Superiore di Sanità, lo studio HBSC è stato adottato quale strumento unico nazionale per monitorare la salute dei ragazzi e delle ragazze. Le indagini 2010, 2018 e 2022 sono state coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità, dalle Università di Torino, Siena e Padova e con il supporto del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per la prima volta nel 2022, a seguito del mandato DPCM l’indagine è stata anche estesa anche agli adolescenti di 17 anni.

I contenuti dei questionari HBSC, in particolare gli ambiti da indagare, vengono discussi a livello internazionale per assicurarne la confrontabilità con tutti i Paesi aderenti al network e a livello nazionale per aggiungere eventualmente informazioni di cui il Paese necessita. In Italia, i questionari HBSC vengono condivisi tra il gruppo di coordinamento nazionale e il comitato tecnico della sorveglianza. Il coordinamento nazionale è costituito dall’ISS, dalle Università di Torino, Siena e Padova, dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito; fanno parte di questo gruppo, con compiti diversi, tutte le Regioni e le province autonome.

Il coordinamento nazionale rappresenta “la cabina di regia” nell’ambito del quale si sviluppano tutte le fasi della sorveglianza: dal campionamento alla raccolta dati e infine alle strategie di comunicazione degli stessi. Le Regioni, nelle figure dei referenti regionali e dei referenti aziendali/operatori, hanno l’importante compito di gestire in toto la raccolta dati a livello locale sulla base degli strumenti e del protocollo forniti dal coordinamento, pianificare il processo di restituzione delle informazioni raccolte ai diversi portatori di interesse, sviluppare azioni di promozione della salute e programmare delle strategie di intervento a partire dalla conoscenza prodotta dai dati.

Inoltre, dal momento che il setting di rilevazione delle informazioni è la scuola, la collaborazione tra il settore della salute e il settore scolastico risulta fondamentale. In particolare, la disponibilità dei Dirigenti Scolastici e degli Insegnanti è cruciale per garantire una corretta informazione alle famiglie dei ragazzi coinvolti. L’alto tasso di partecipazione dei ragazzi alla survey conferma quanto questa rete sia solida e lavori bene ormai da diverso tempo.

La solidità della rete nazionale HBSC si esplicita anche in attività postume alla raccolta dati, ovvero nella fase di comunicazione e diffusione dei risultati a vari livelli. A febbraio 2022, si è svolto presso l’ISS il convegno nazionale in cui sono stati presentati i principali risultati della raccolta dati 2022 ed è stata illustrata la strategia di comunicazione che il gruppo di coordinamento nazionale, di concerto con le Regioni, persegue da diversi anni: produzione di reportistica regionale, report tecnico nazionale, aggiornamento della pagina HBSC sul sito di epicentro dedicato alla sorveglianza e aggiornamento dei Focus Paper. Questi ultimi sono sintesi informative sui dati prodotti e rappresentano uno strumento di advocacy per sviluppare azioni di sostegno alla promozione della salute.

Grazie al lavoro e alla tenacia di tutti i servizi coinvolti, dei ragazzi e delle famiglie che partecipano alla raccolta dati, la salute degli adolescenti nel nostro Paese è costantemente monitorata attraverso dati epidemiologici aggiornati e confrontabili a livello regionale, nazionale e internazionale. Il lavoro con e attraverso la rete delle Regioni e delle Aziende Sanitarie Locali rappresenta la condizione necessaria e indispensabile per raccogliere i dati finalizzati all’implementazione e alla valutazione delle azioni sviluppate nell’ambito dei piani regionali della prevenzione e delle reti delle Scuole che Promuovono Salute.

 
 
 

 
Salute e Nutrizione